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Sarà cinese il radiotelescopio più grande del mondo

IL CIELO

13/1/2009
 

PIERO BIANUCCI

Pochi giorni fa il governo cinese ha annunciato ufficialmente la costruzione di quello che diventerà il più grande radiotelescopio del mondo. Avrà un diametro di 500 metri – quando trenta campi da calcio – e una forma sferica, ottenuta accostando 4.600 singoli pannelli.

Il nome in sigla è FAST, da Five-hundred- meter Aperture Spherical Telescope. Il costo dichiarato è di 102 milioni di dollari.

L’enorme struttura metallica sorgerà in una vasta depressione geologicamente di natura carsica della provincia di Guizhou, lontano da sorgenti di disturbi elettromagnetici perché la regione è poco popolata: le 60 famiglie di contadini che abitano in questa desolata landa della provincia di Guizhou verranno spostate su un altro terreno. Una procedura poco popolare e per niente gradita, ma comunemente adottata in Cina quando sono in gioco le “grandi opere”.

La preparazione e le ricerche per il progetto hanno richiesto 14 anni di lavoro ma la realizzazione sarà relativamente veloce: l’Osservatorio astronomico nazionale di Pechino prevede che entrerà in funzione nel 2013.

FAST sarà dieci volte più sensibile del maggior radiotelescopio orientabile, quello europeo che sorge in Germania a Westerbork da cento metri di diametro, e la sua capacità di raccolta di segnali sarà dieci volte quella dell’attuale più grande radiotelescopio fisso del mondo, quello da 305 metri di Arecibo, a Puerto Rico.

Si calcola che se questi radiotelescopi hanno permesso di rivelare 1760 pulsar, FAST ne potrà captare da settemila a diecimila. Altri obiettivi scientifici riguardano la rivelazione delle onde gravitazionali e l’eventuale scoperta di messaggi radio inviati da civiltà extraterrestri.

La storia della radioastronomia è relativamente breve. Il primo radiotelescopio, una specie di giostra con fili metallici tesi, fu costruito negli Stati Uniti alla Bell Telephone da Karl Jansky (nella fotografia, accanto al suo strumento) nel 1930 e identificò la sorgente radio che si nasconde nel centro della nostra galassia, la Via Lattea.

La ricerca radioastronomica fu poi ripresa nel 1938 da Grote Reber, che captò segnali radio dal Sole e da sorgenti celesti puntiformi. Dopo una lunga interruzione dovuta alla seconda guerra mondiale, la radioastronomia ha incomnciato a svilupparsi rapidamente negli Anni 50 del secolo scorso. Da allora ad oggi la sensibilità e il potere di risoluzione dei radiotelescopi sono aumentati di oltre un miliardo di volte.

http://www.lastampa .it/_web/ cmstp/tmplrubric he/scienza/ grubrica. asp?ID_blog= 49&ID_articolo= 185&ID_sezione= 72&sezione= Il%20Cielo




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